Impianto dentale in sicurezza: le 3 informazioni da conoscere prima di iniziare il percorso di riabilitazione.
Nel 2020 rivolgersi al medico dentista per pianificare un ripristino occlusale tramite implantologia è diventata prassi comune su larga scala, e viene svolta in totale sicurezza operativa per il paziente di qualunque età. Per un buon impianto dentale in sicurezza richiede si abbiano 3 informazioni da conoscere prima di iniziare il percorso di riabilitazione
Ci sono però alcuni importanti approfondimenti da fare con attenzione, prima di iniziare il percorso in sicurezza.
L’analisi che segue è stata realizzata proprio per fornire strumenti di orientamento al paziente, e per poter procedere in sicurezza:
1-studio accurato degli esami clinici del paziente prima di procedere con l’impianto dentale
Così come è vero che che l’implantologia ha fatto passi da gigante nella sicurezza e nell’affidabilità, restano comunque validi i passaggi preventivi prima di iniziare a pianificare un intervento. Lo studio accurato della storia clinica del paziente e degli esami diagnostici, sono il primo importante passo. Il primo step che si deve sempre effettuare è valutare accuratamente la parte clinica, rispondendo alle seguenti domande:
> il paziente è in buona salute?
> ci sono patologie in corso o pregresse?
> sono stati assunti farmaci che hanno interagito con i processi di consolidamento
osseo?
> il paziente è un fumatore ?
> ha mai avuto allergie a metalli o farmaci?
2- prescrizione ed attento studio degli esami radiodiagnostici del paziente per progettare l’Impianto dentale
Così come non si può pianificare un progetto di costruzione di un edificio su un terreno se non si è certi della tenuta del luogo dove verranno gettate le fondamenta, diventano indispensabili gli esami di verifica del tessuto osseo, la densità presente, l’assenza di focolai infiammatori limitrofi, la distanza in sicurezza dal nervo mandibolare o dal seno mascellare. A tal proposito è indispensabile una radiografia ortopanoramica (possibilmente digitale per una migliore qualità e per la minore emissione di raggi), e – se richiesto dallo specialista – da una TAC digitale CB CT o Cone Beam ( https://it.wikipedia.org/wiki/Tomografia_computerizzata_cone_beam).
Quest’ultimo esame ci permetterà di verificare la densità ossea con una visione3D, ed avere contezza a livello millimetrico delle distanze da nervi, apici di elementi dentari attigui, e studiare ipodensità ossee e molto altro.
3- pianificazione operativa
Gli impianti possono essere “post-estrattivi”o normali: nel primo caso l’impianto viene posizionato – se la situazione clinica lo permette – nel momento stesso in cui viene fatta l’estrazione dentaria. Questo consente, soprattutto negli elementi frontali che fanno parte del nostro sorriso, di poter effettuare (PS: non è sempre possibile) un “carico immediato”, ovvero il posizionamento contestuale del dente all’estrazione. Di solito l’impianto però ha bisogno di almeno 4-6 mesi di “osteo-integrazione”,e solo dopo è possibile “caricarlo” con il moncone ed il dente definitivo. Quindi nella maggior parte dei casi si procederà in questo modo:
- estrazione del dente,
- applicazione dell’impianto,
- attesa di 4-6 mesi
- si potrà a questo punto caricare il moncone con un elemento dentario perfettamente identico ad un dente normale e sano.
Temporanee soluzioni estetiche permetteranno di non lasciare neppure 1 ora il paziente senza il suo sorriso, ma nel caso si tratti di elementi dentari posteriori non visibili al sorriso, il problema viene superato ancora più facilmente.
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