La cura canalare è quella terapia specialistica che attua il vostro medico dentista quando un dente, per molteplici motivi, ha un danno irreversibile della polpa dentale, e quindi necessita di una devitalizzazione.
Una carie penetrante, una frattura, un trauma, il digrignamento dei denti… sono tanti i motivi per cui un dente necessita di una “devitalizzazione” da parte del vostro dentista.
La devitalizzazione è una procedura chirurgica che prevede la rimozione della polpa del dente e si esegue quando questo tessuto, ricco vasi sanguigni e nervi, viene compromesso irrimediabilmente principalmente da carie estese e traumi.
La devitalizzazione include anche l’otturazione del canale pulpare con speciali cementi e materiali biocompatibili, tali da impedire un’eventuale possibile, diffusione dei batteri nelle sedi circostanti.
Quindi a rigor di logica dopo una devitalizzazione, quel “dolore insopportabile “ dovrebbe sparire, ma spesso non è così. Vediamo insieme quali possono essere i motivi di un dolore continuo post-devitalizzazione, e come intervenire.
Di solito dopo la devitalizzazione il dolore passa completamente e nel giro di qualche ora, scompare ogni dolenzia. Ma in alcuni casi perdura un doloretto occasionale e fastidioso che non accenna a passare.
In molti casi, davanti ad una terapia canalare effettuata come da linee guida, si potrebbe trattare di un canale accessorio invisibile o laterale che per qualche tempo si farà sentire, ma poi…tutto si placherà.
Ma a volte può capitare che anche davanti ad una cura canalare perfetta permanga un dolorino che aumenta con la masticazione e soprattutto di notte.
In questi casi se il dolore permane anche dopo aver preso degli antibiotici – sotto la supervisione del vostro dentista- è consigliabile fare una TAC del solo elemento dentario in 3D.
A cosa serve?
Molto semplice , se il dente avesse una frattura “composta” o a “legno verde” non sarebbe visibile alle normali radiografie endorali e solamente con una radiografia digitale in 3D (TAC) sarà possibile verificare eventuali fratture o un “quarto canale” apparentemente invisibile.
Ovviamente se il vostro medico dentista dispone di un microscopio professionale potrà di certo accorgersi dell’eventuale canale accessorio, ma in molti casi, davanti ad una frattura non esiste altra possibilità per porre fine al dolore che dopo settimane…non accenna a regredire.
Nel caso in cui l’elemento dentario risulti fratturato si dovrà procedere con una estrazione parziale (rizectomia) o totale del dente con successiva applicazione di un impianto endosseo o l’applicazione di un ponte di più elementi per il corretto ripristino occlusale.